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Tetti in legno: quali tipologie esistono?

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Si possono trovare due tipologie di tetto in legno, quello freddo e quello caldo. La differenza sostanziale sta nella presenza o meno della camera di ventilazione. Cerchiamo di vedere tutte le caratteristiche di entrambe le tipologie, soprattutto per aiutare a capire quale sceglie nella propria abitazione.

Caratteristiche e composizione del tetto caldo

Si definisce caldo perché non c'è alcuna presenza di camera d'aria, tutti gli strati che compongono la copertura sono attaccati. Viene considerato il tetto ideale per le coperture piane, ma si può utilizzare anche per quelle inclinate.


Lo stesso può dividersi in sotto categorie di tipologia, ovvero:

  • 
nel caso in cui non vi sia presenza di isolamento termico il manto impermeabile viene attaccato direttamente alle assi in legno;
  • 
se si prevede la presenza della parte isolante sarà lei a stare nel mezzo tra i due materiali appena accennati.


Una copertura che viene utilizzata per la maggiore nei casi in cui il sottotetto non fa parte delle zone dell'abitazione che devono essere vissute, con questo tipo di costruzione infatti non si può avere il massimo della resa di tutte le caratteristiche del legno, prima tra tutte l'isolamento termico. Possiamo dire che il tetto caldo è formato da un solo strato di diversi materiali, dunque è l'unica cosa che divide l'interno della casa dall'esterno, per tutto questo ci raccomandiamo che, se si vuole realizzare questa copertura, vengano studiate bene tutte le caratteristiche dell'isolante e del legno per fare in modo che si abbia il massimo della resa anche con la costruzione a caldo.

Caratteristiche e composizione del tetto freddo

Non confondiamo le idee, viene detto freddo ma è più isolante di tutti, solo prende questo nome per la sua camera d'aria interna. Si usa solamente per coperture inclinate ed è tra i più utilizzati perché grazie all'aria che passa internamente dura molto più tempo e risalta al massimo tutte le caratteristiche di questo stupendo materiale che è il legno.


La camera del passaggio dell'aria viene collocata tra lo strato impermeabile e quello isolante. Per realizzare questo passaggio naturale di aerazione vengono inseriti dei listelli sempre in legno, come a costruire un reticolo dove poi appoggiare uno strato orizzontale a chiusura. Esistono coperture con ricircolo d'aria naturale ma anche alcuni con quella forzata, tutto questo è frutto di studio dei progettisti che in base alla zona ed al clima decidono quale sia meglio utilizzare.


Il costo è maggiore rispetto alle altre soluzioni, sia perchè il materiale da utilizzare è di più ed anche perchè la sua costruzione prevede maggior tempo e lavoro, ma non ci sono paragoni per quanto riguarda le sue prestazioni.


In inverno questo tetto in legno contribuisce a disperdere il vapore acqueo che si crea all'interno dei locali, fungendo proprio da deumidificatore, con relativo risparmio delle spese di riscaldamento, ma anche d'estate dona il suo prezioso contributo rinfrescando la parte del soffitto e quindi dando meno calore all'interno dell'ambiente, riducendo quindi anche in questo caso i costi della climatizzazione dei locali. Grazie ai molteplici vantaggi la differenza di prezzo non risulta pesante ed in poche stagioni viene ammortizzata grazie ai vari risparmi che questa copertura riesce a far ottenere.

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